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Eventi

Jazz & Barbera

 
 

ALBERTO AGLIOTTI E DAVIDE TILOTTA   
                               
FULVIO ALBANO                            CARMELO LEOTTA

MARIO ANNONE                            LUCIANO AGLIOTTI


Cipolla and Piccante (Alberto Agliotti e Davide Tilotta)

Musicisti che fanno ridere o clown che suonano. Non si sa come definirli, perché di fatto non si sa mai che piega potrebbe prendere il loro spettacolo.
Il gioioso frastuono dei due sax si alterna ai delicati timbri di violino e clarinetto, e struggenti melodie si mescolano al pop più becero. Brani sconosciuti o famosissimi, improvvisi cambi di registro, alternanza di parola e mimo tengono costantemente vivo l'interesse del pubblico, sempre al centro dell'attenzione del duo.

Alberto Agliotti (sax e violino) e Davide Tilotta (sax e clarinetto) provengono dalla strada e sulla strada sono sempre pronti a tornare, nonostante non disdegnino palchi teatrali e sale da concerto.

Dopo la fortunata esperienza con i Bandaradan tra il 2003 e il 2005, ora militano nei Pappazzum e nella Bandakadabra di Torino.
Vantano la partecipazione ad alcuni tra i principali festival di strada e non solo, italiani e non solo: Ferrara, Castellaro Lagusello, Mercogliano, Chieti, Neuchâtel,
Bern, Linz, Colmar, Oron, Campobasso, Cattolica, Cosenza, Bari, Alberobello, Cagliari, Carloforte, Bardonecchia e molti altri.

Hanno suonato in Austria, Bosnia, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Serbia, Svezia, Svizzera, Ungheria.

Hanno lavorato in teatro con Eugenio Allegri (SoS, 70 mi dà tanto) e con Giorgio Gallione (Il circo di Pimpa).

È facile vederli all'opera il sabato pomeriggio in piazza Carignano a Torino, se non sono già impegnati al Metropolitan di New york, naturalmente.
Per contatti:
Alberto Agliotti: +39 338 2462487
alberto.agliotti@gmail.com

FULVIO ALBANO

Docente di saxofono presso il Civico Istituto G.Verdi di Asti. Ha partecipato a numerosi festival Jazz internazionali (EBU Helsinki, Lisbona, JVC Roma, JVC Torino, Blues to Bop di Lugano, Coutances, Praga, Dubendorf, Ciak Milano, S.Anna Arresi, Eurofestival Ivrea, Bari, San Marino ecc.), a importanti rassegne musicali (Conservatorio di Milano, Conservatorio di Torino, R.S.I. Radio svizzera italiana,Sorrento, ecc.), collaborando stabilmente con la RAI di Milano, con il teatro La Fenice di Venezia ed in modo particolare con la Big Band di Gianni Basso. Dal 1996 fa parte del sestetto "Sax & Rhythm" di Gianni Basso e della Blues Brass Band di Tullio De Piscopo. Ha al suo attivo collaborazioni con Dusko Goykovich, Johnny Griffin, Ernie Wilkins, Alvin Queen, Tony Scott, Lee Konitz, George Robert, Franco Cerri, Benny Bailey, Slide Hampton, Bob Mover, Jimmy Cobb, Tom Kirkpatrick, Phil Woods ed i New York Voices.
Ha suonato con:
Bobby Durham, Jimmy Cobb, Benny Golson, Archie Shepp, George  Cables, Albert “Tootie” Heat, Hal Singer, Jesse Davis, John Kinnison, Joey De Francesco, Jerry Weldon, Andy Gravish, Irio de Paula, Coleen McNabb, Jamie Davis, Kayle Gregory, Alex Schulz, Bruce Kats, James Thompson, Roy Roberts, Finis Tasby, Carol Sudhalter, Rob Sudduth, Eric Andersen, Harriet Lewis, Herbie Goins, Larry Ray, Garrison Fewell, Flavio Boltro, Fabrizio Bosso, Sandro Gibellini, Massimo Faraò, Marcello Tonolo, Antonio Zambrini, Bruno Marini, Alfred Kramer, Carmelo Tartamella, Sandro Minetto, Vince Vallicelli, Enrico Crivellaro, Pippo Guarnera, Jimmy Villotti, Gianni Cazzola, Carlo Atti, Piero Odorici, Bobo Facchinetti, Massimo Bubola, Helga Plankensteiner, Davide Ghidoni, Emanuele Maniscalco, Simone Guiducci, Nicola Angelucci, Bobby Solo, Antonio Ciacca, Davide Ghidoni, Roberto Soggetti, Helga Plankesteiner, Daniele D'Agaro, Mauro Ottolini, Paolo Mappa, Titti Castrini, Eugenio Finardi, Cristina Mazza e molti altri.


CARMELO LEOTTA

Nato nel 1975, Si dedica alla musica per professione dal 1999, anno in cui decide di abbandonare gli altri occasionali impieghi (operatore ecologico, attore, facchino). Inizia suonando blues al basso elettrico, poi acquista un contrabbasso.
E’ arrangiatore nel 2006 per il Teatro Alberti di Desenzano (BS), nel 2007 per il Teatro comunale di Casal Pusterlengo (PC) e per la big band VR Improvisers, nel 2008 per Unity Music LLC (California).
DISCOGRAFIAAA
2007: Bobby Durham Jazz Fest., Parona Jazz Fest., Camogli Jazz Fest., Jazz Ahead (Brema), Orf Radio Italian Jazz Night (Vienna)
2007: “Phases of love” - Sally Night, voice. Bobo Facchinetti, drums. Massimo Faraò, piano. (Azure Records) “Barcode” - Bobo Facchinetti, drums. Massimo Faraò, piano. (Azzurra music) “Duo” - William Koppen de Olivera, piano “Un uomo” - Eugenio Finardi, voice and guitar. Pippo Guarnera, Hammond organ. Vince Vallicelli, drums. Massimo Martellotta, guitar. (Edel) “La strada del tabacco” - Django's Clan (TRJ Records)
2006: Bobby Durham Jazz Fest., Tuscia in Jazz, Sud Tirol Jazz Fest.
2006: “Francesco Desiato quartet” – Bobo Facchinetti, drums. Massimo Faraò, piano. (Azzurra music) “Jazz for Ail” – Daniela Abeni, voice. Valerio Abeni, drums. Antonio Principe, piano. Guido Bombardieri, alto sax. Osvaldo Taliani, trombone. (Manifatture Musex) “Com un can sot a la lona” - Vince Vallicelli, drums and voice. Pippo Guarnera, Hammond organ (Egea) “Anatomopatologia dello swing” – Vincenzo Failla, voice. Massimo Faraò, piano. Bobo Facchinetti, drums. (Azzurra music) “Fucinincauta” - Giovanni Oliva, tenor sax and clarinet. Luigi Pitossi, piano. (Manifatture Musex) “Bobby Solo Jazz trio” Bobby Solo, voice. Bobby Durham, drums. Massimo Faraò, piano. (Azzurra music)
2005 Lofoten Music Fest (Norvegia), Ghedi Jazz Fest., Veneto Jazz Fest.
2005: “Swing, swing, swing” – Django’s clan (cmc) “Live at Ghedi Jazz Festival” – Bobby Durham, drums. Bruno Marini, baritone sax (Manifatture Musex) “Christmas Jazz” – Bobby Durham, drums. Massimo Faraò, piano. (Azzurra music)
2003: Pistoia Blues, Udine Folk Festival, Isola Liri Blues Fest., Capo D'Orlando Blues Fest., Delta Blues Fest., Eddy Lang Jazz Fest.
2003: “Mrs Miller” – Morblus Band (Eccher music) “Tribute to Dylan” Eric Andersen, voice and guitar. “La musa elettrica” – Ruben, voice and guitar. Vince Vallicelli, drums. Pippo Guarnera, Hammond organ “Segreti Trasparenti” – Massimo Bubola (Eccher music)
2002: “Un gatto attraversa la strada” – Carmelo Tartamella, guitar. Sandro Minetto, drums. (Notesparse records) “My favourite things” – Key Foster Jackson; Valerio Abeni, drums. Carmelo Tartamella, guitar. (Panastudio production)
2000: “Toot lohn dun faruye” – Vince Vallicelli, drums. James Thompson, sax and voice. Pietro Taucher, keyboards. (Forlitape)
Bobby Durham, Jimmy Cobb, Benny Golson, Archie Shepp, Hal Singer, Jesse Davis, John Kinnison, Joey De Francesco, Jerry Weldon, Andy Gravish, Irio de Paula, Coleen McNabb, Jamie Davis, Kayle Gregory, Alex Schulz, Bruce Kats, James Thompson, Roy Roberts, Finis Tasby, Carol Sudhalter, Rob Sudduth, Eric Andersen, Harriet Lewis, Herbie Goins, Larry Ray, Garrison Fewell, Flavio Boltro, Fabrizio Bosso, Sandro Gibellini, Massimo Faraò, Bruno Marini, Alfred Kramer, Carmelo Tartamella, Sandro Minetto, Vince Vallicelli, Enrico Crivellaro, Pippo Guarnera, Jimmy Villotti, Gianni Cazzola, Carlo Atti, Piero Odorici, Bobo Facchinetti, Massimo Bubola, Helga Plankensteiner, Davide Ghidoni, Emanuele Maniscalco, Simone Guiducci, Nicola Angelucci, Bobby Solo, Antonio Ciacca, Daniele D'Agaro, Mauro Ottolini, Paolo Mappa, Titti Castrini, Eugenio Finardi, Cristina Mazza, Antonio Zambrini e molti altri.

LUCIANO AGLIOTTI

Artista valenzano specializzato nello smalto su rame, conosciuto e apprezzato in particolare per la rappresentazione di luoghi storici, oggi scomparsi, caratterizzati  da una vena di nostalgia e mistero.


MARIO ANNONE

Nato a Gorizia nel 1932 da genitori alessandrini, non si è mai staccato dalle nostre campagne. La famiglia paterna è originaria di Redabue, per cui le stagioni che  trascorre ad Abbazia di Masio hanno il senso di un ritorno.
Il lavoro di Mario Annone ha motivazioni programmatiche e concrete. È  un pittore di contenuti che si realizzano in una forma precisa e calibrata: pittore unitario, di sintesi, nella cui opera la distinzione tra contenuto e forma viene meno. Il quadro è inteso come luogo di idee, organizzazione di oggetti e di spazio e, quindi, struttura. Annone dipinge quasi secondo regole architettoniche.
Le immagini si organizzano secondo linee di forza che si dispongono su traiettorie prospettiche, non necessariamente sempre logiche. Gli oggetti restano imprigionati in una trama di direzioni radianti, che implicano molteplici punti di osservazione e consentono alla costruzione una tensione dinamica.
Annone fa riferimento ad artisti che hanno, quale denominatore comune, una concezione costruttiva del dipinto. Ama il Cubismo con la visione caleidoscopica dell’oggetto, rappresentato in tutta la sua tangibilità controllabile e nascosta; il Futurismo che esplora le possibilità dinamiche dell’oggetto nello spazio.  Pittore della realtà, Annone non si limita alla registrazione degli eventi: come si è detto, cerca la struttura attraverso analisi e successiva sintesi delta realtà stessa. La sua non è una natura idilliaca ma anzi è spesso espressione di un disagio interiore espresso con tensione drammatica. L’ispezione della realtà diventa, cosi, scandaglio dell’animo umano e delle sue contraddizioni. La natura diviene l’altro dell’uomo, il luogo dove si riflette il dramma della sua solitudine. In questo modo la pittura diviene anatomia, biografia collettiva e, in ultima analisi, autobiografia.

 
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